Torta Kinder

By Posted on 0 0 m read 4.7K views

La Torta Kinder!!!

Ebbene sì, anch’io ho voluto provarla! La torta più golosa del momento, quella che tutti i bambini adorano e che gli adulti mangiano di nascosto! 🙂

Sicuramente le Kcal non mancano, ma il palato può solo andare in estasi e qualche volta dobbiamo concedercelo!!!

Una frolla leggera (con poco burro), che racchiude il cioccolato più amato dai ragazzi, la barretta kinder.

La ricetta è per una teglia per crostata di diametro 20-22, io ho preferito la rettangolare 10×30.

INGREDIENTI

  • 1 Uovo
  • 2 Tuorli 
  • 300 gr Farina 00 
  • 80 gr Burro 
  • 80 gr Zucchero 
  • 1 bustina Vanillina 
  • 1/2 Scorza di Limone (io ne o messo molto meno)
  • mezzo cucchiaino Lievito per dolci 

Per farcire e decorare:

  • circa 22 Barrette Kinder 
  • q.b. Gocce Di Cioccolato 

PREPARAZIONE

In una ciotola lavorare insieme la farina, lo zucchero, l’uovo intero, i tuorli, il burro a pezzettini, il lievito istantaneo, la vanillina e la buccia di limone grattugiata. Impastare fino ad ottenere un panetto liscio e omogeneo.

Avvolgere nella pellicola trasparente la pasta frolla e farla riposare in frigorifero per circa 30 minuti prima di utilizzarla.

Preriscaldare il forno a 180°C.

Dividere a metà la pasta frolla e stendere due sfoglie sulla carta forno dandole la forma della teglia da voi scelta. Coprire la superficie della pasta frolla con le barrette kinder e chiudere il tutto con l’altra metà della pasta frolla stesa.

Decorare con le gocce di cioccolato la superficie della crostata alle barrette kinder ottenuta.

Infornare la Torta Kinder in forno già caldo a 180°C per circa 15-25 minuti in base alla potenza del forno o comunque fino a che la pasta frolla non sarà diventata dorata.

Sfornare la torta con barrette kinder e farla raffreddare completamente prima di tagliarla e servire.

Share this article

TUTTA LA VITA CHE VUOI

By Posted on 0 0 m read 2.3K views

TITOLO: Tutta la vita che vuoi

AUTORE: Enrico Galiano

GENERE: Adolescenti

EDITORE: Garzanti

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2018

PAGINE: 416

PREZZO: 17,90 € cartaceo

                 8,99 € ebook

NOTE SULL’ AUTORE:

Enrico Galiano nasce a Pordenone nel 1977. Insegnante di lettere, scrittore e videomaker. Amatissimo dai suoi studenti grazie a un semplice segreto non così scontato; non ti ascoltano se tu per primo non li ascolti. Ha esordito nel 2017 con Eppure cadiamo felici, libro rivelazione dell’anno.

 

TRAMA:

Filippo Maria, Giorgio e Clo sono tre diciassettenni con vite completamente diverse che per un giorno si intersecano insieme. Ininfluenti le loro problematiche individuali perché per 24 ore ognuno avrà il proprio momento di gloria. Inconsapevolmente si aiuteranno perché è ora di dire basta. Basta al professore che tiranneggia, basta al papà che ti considera di serie B e basta a quella perenne sensazione di sentirsi sempre sotto alla pioggia.

 

RECENSIONE:

Tutta la vita che vuoi è un romanzo molto attuale che parla di tre ragazzi a cui un giorno, per una serie di coincidenze, succedono alcune cose che li faranno sentire per la prima volta, vivi.

“La vera tragedia non è essere infelici, è esserlo raccontandosi la balla che va bene così.”

Parla delle loro paure e delle loro insicurezze. Sono ragazzi veri, molto diversi tra loro e con differenti particolarità. Dislessia, disfluenza, cleptomania sono alcune delle cose che troverete leggendo questo romanzo. Tra le righe si legge il profondo amore e rispetto che l’autore prova nei confronti del mondo giovanile.

“…che quando pensi che non funzioni, quando pensi di essere uscita male, prima pensaci: forse sei solo nel posto sbagliato.”

Favolosi i biglietti che scrive Clo sulle cose per cui vale la pena vivere. Io le chiamo le piccole gioie della vita.È una lettura molto scorrevole, apparentemente leggera ma con lo scorrere delle pagine ci si imbatte in storie personali molto toccanti che ti costringono a proseguire. Impossibile non affezionarsi ai tre ragazzi, così diversi tra di loro ma che insieme si compensano formando una cosa sola. Le svariate problematiche si intersecano con fantastica ironia tant’è che, più di una volta, mi sono ritrovata a sorridere da sola. Farò leggere questo libro a mia figlia perché, se da un lato ci sono drammi famigliari, dall’altro c’è un ottimismo vero che si può toccare con mano.Troverete speranza, voglia di fare e di migliorare e insegna davvero che ci sono tante cose per cui vale la pena vivere…più di 200 di sicuro e se vi viene qualche dubbio andate a pagina 403…

“Ci sono mani che ti possono toccare solo dove ti stanno toccando. E mani che, quando ti toccano, non ti toccano solo li.”

 

VALUTAZIONE:4 out of 5 stars (4 / 5)

 

Share this article

Spine Twist – Matwork Es.4

By Posted on 0 0 m read 2K views

Spine Twist è un esercizio che fa lavorare tutta la muscolatura che sorregge la colonna vertebrale, gli addominali e anche le braccia,  aiutando ad ottenere una postura corretta e più elegante.

ESECUZIONE

Mettersi seduti con le gambe distese in avanti. Talloni sempre in spinta nella parte anteriore, la schiena in estensione e le braccia aperte lateralmente, all’altezza delle spalle.

Inspirare e espirando ruotate il busto verso destra, inspirando tornate al centro e espirando ruotate verso sinistra, sempre mantenendo le braccia aperte.

Prestare particolare attenzione ai piedi che devono rimanere immobili.

Fare 2/3 serie da 10 ripetizioni per lato (10 ripetizioni verso destra e 10 ripetizioni verso sinistra).

Se ti è piaciuto questo esercizio ti consiglio di provare anche ROLLING LIKE A BALL

Share this article

Guacamole Snacks

By Posted on 0 0 m read 3K views

Mi sono presa una fissazione con questa guacamole, la Dip Tex Mex della “Santa Maria”!

Prima  o poi proverò a replicarla, ma voi sapete quanto io ami le comodità e per adesso sfrutto al massimo questa nuova scoperta.

Certo amo i cibi fatti in casa e cucinare, ma siamo tutti sempre di corsa, presi dal lavoro, la famiglia e la casa. Quindi perché complicarsi ulteriormente la vita quando esiste il prodotto per me perfetto!!! 😛

Arriverà anche il giorno in cui avrò una giornata tutta per me e potrò dedicarmi a sperimentare varie dosi di ingredienti per avvicinarmi il più possibile a questa deliziosa crema. 🙂

Se state pensando “la solita sponsorizzazione alle foodblogger”, sappiate che non sono per niente famosa, le ditte non mi calcolano per niente 🙂 , è semplicemente un prodotto che mi piace veramente molto. 

Ha il giusto mix di acidità e piccantezza che lo rende per me perfetto, lo abbinerei con tutto.

Detto questo mi pare ovvio che quella che segue non è una vera e propria ricetta, ma semplicemente una serie di idee, ispirate da questa guacamole.

Tanti snacks da presentare con l’aperitivo o da portare in tavola come antipasto a una cena tra amici, ma anche, perché no, per una merenda alternativa e salutare.

Guacamole Toast Finger Food

 

INGREDIENTI (per 12 monoporzioni)

  • 3 fette di Pane da Toast
  • 150 gr di salmone affumicato 
  • Dip Tex Mex Santa Maria (Guacamole)
  • 1 Limone o Lime (secondo il proprio gusto)
  • Prezzemolo per decorare

 

PROCEDIMENTO:

Tostare le fette di pane, privarle del bordo scuro e dividerle in 4 parti. Posizionare i piccoli toast ciascuno  su un piattino da finger food.

Riempire una piccola sacca da pasticcere con la guacamole e formate un ciuffetto al centro di ogni toast.

Tagliate delle striscioline di salmone affumicato e adagiatene due sopra ogni ciuffetto di guacamole.

Decorate con un piccolo triangolo di limone o lime e una fogliolina di prezzemolo.

Guacamole bicchierino monoporzione con Gamberetti.

 

INGREDIENTI (per 10 bicchierini)

  • 30 pomodorini
  • 1 Dip Tex Mex Santa Maria  (Guacamole)
  • 20 gamberetti
  • 1 piccola cipolla (io preferisco le bionde)
  • Olio extravergine d’oliva
  • Q.b. sale e pepe
  • rametti di finocchietto per decorare

 

PROCEDIMENTO:

Tritare la cipolla e farla rosolare in una casseruola con un paio di cucchiai d’olio d’oliva.

Aggiungere i gamberetti e cuocere per 5 minuti a fuoco vivace.

Aggiustare di sale e spolverare con poco pepe macinato al momento.

Lavare e tagliare i pomodorini in 4 spicchi.

Mettere in ogni bicchierino 3 pomodorini tagliati, 3 cucchiaini di guacamole e per finire 2 gamberetti.

Decorare con un rametto finocchietto.


Guacamole e Uovo Sodo

 

INGREDIENTI (12 monoporzioni)

 

PROCEDIMENTO:

Lessare 4 uova (per i tempi di cottura ricetta uova sode QUI)

Tagliare le uova a fette alte circa mezzo cm e disporre i dischetti sui piattini monoporzione

Con l’aiuto di una piccola sacca da pasticcere creare dei ciuffetti di guacamole sopra alle fette di uovo sodo.

Tagliare in 4 spicchi i pomodorini e adagiarne due pezzi sulla guacamole.

Decorare con l’erba cipollina e una macinata di pepe.

Mi sono davvero divertita nel realizzare questi piccoli snack e con l’occasione ho preparato anche un Guacamole toast davvero niente male, pubblicherò la ricetta nei prossimi giorni.

Lasciate il vostro commento e se proverete le ricette inviatemi le vostre foto (via Facebook, in direct Instagram o via mail), le pubblicherò volentieri!

Buon appetito!!  

Share this article

LA RAGAZZA CHE SAPEVA TROPPO

By Posted on 0 0 m read 1.6K views

TITOLO:La ragazza che sapeva troppo

AUTORE: M. R. Carey

GENERE: Distopico

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2014

CASA EDITICE: Newton Compton Editori

PAGINE: 379

PREZZO: 4,16 euro cartaceo

0,99 euro ebook

NOTE SULL’AUTORE:

M. R. Carey nasce in Inghilterra nel 1959. Autore di vari libri e fumetti, ha lavorato per la DC e la Marvel, firmando vari episodi delle famose serie degli X-Men e dei Fantastici Quattro. Questo è il suo primo romanzo da cui è tratto l’omonimo film originale Netflix.

TRAMA:

Melanie, dieci anni, Q.I. altissimo vive da sempre in un laboratorio. Fuori il pianeta è devastato da un terribile fungo l’ophiocordyceps che ha trasformato la maggior parte della popolazione in esseri senza coscienza che si nutrono di carne umana. La bambina aspetta tutte le mattine di essere portata in classe, legata ad una sedia, con altri ragazzini come lei. Non sa di far parte di un esperimento ma quando tutto sembra perduto, Melanie riesce a fuggire con l’aiuto della sua insegnante salvandosi da l’imminente dissezione. Si ritroveranno a vagare per la città in un viaggio di sola andata verso un luogo più sicuro per tutti.

RECENSIONE:

“E come Pandora, che apre il grande vaso del mondo e non ha paura, non le importa se quanto contiene è buono o cattivo, perché è l’uno e l’altro. Tutto è sempre l’uno e l’altro. Ma bisogna aprirlo per poterlo capire.”

Ho scoperto il genere distopico da poco più di un anno e me ne sono appassionata subito. Questo mi è stato consigliato da una libraia e a discapito del titolo, che sinceramente c’entra poco, è impossibile non appassionarsi alla storia della dolce e silenziosa Melanie. Lettori non abbassate la guardia però, non dimenticate che anche lei è un hungrie, infettata dal fungo ma diverso dagli altri contaminati. Lei apprende, parla, interagisce ed è per questo che deve essere studiata. I personaggi del romanzo sono fondamentalmente cinque; Melanie, una maestra, una scienziata senza scrupoli e due militari. Gli hungrie non li contiamo, sono milioni e milioni. La bambina ricorda Tredici di Stranger Things, se avete visto la serie, il paragone è inevitabile. Di piacevole lettura, non scontato e gli scienziati presenti nella storia spiegano abilmente come questo fungo si propaghi e come infetta chiunque ne venga a contatto.

Consigliato agli amanti dei distopici, degli zombie e a chi non comprerebbe mai un libro del genere.

 

VALUTAZIONE: 4 out of 5 stars (4 / 5)

 

Share this article

Cream Tart

By Posted on 0 0 m read 20.3K views

La Cream Tart è la torta più scenografica del momento!

Molto più semplice da preparare rispetto a quelle decorate con pasta di zucchero, è un dolce alla portata di tutti, anche di chi è meno portato alla manualità.

Si prepara velocemente e con la forma che più ci piace, solitamente cuore per feste romantiche e numeri  per i compleanni, ma niente vieta di utilizzare altre forme per le occasioni più disparate.

Quella che ho ho preparato io è per il 19° Compleanno di mia figlia Camilla, a fine articolo troverete il link per stampare tutti i numeri da usare come sagome per dare forma alla torta.

Come sempre, scrivo la ricetta più veloce, quindi con la pasta frolla già pronta, ma se volete prepararla voi trovate la ricetta QUI e dovrete prepararne 3 panetti (quindi 3 volte la ricetta base), da stendere in 6 parti più o meno dello stesso spessore.

INGREDIENTI:

PREPARAZIONE:

Preriscaldare il forno a 180°C.

Stendere la pasta frolla, poggiare sopra la sagoma di carta che avete scelto, ritagliare con un coltellino  la pasta frolla. Togliere gli scarti (che io cuocio in un secondo momento per ricavarne biscotti) e cuocere in forno a 180°C per circa 10 min (tenere sempre controllata la cottura, quando la pasta inizia ad imbrunire togliere subito da forno).

Ripetere l’operazione per tre volte per ogni sagoma scelta, nel mio caso tre volte il n. 1 e tre volte il n. 9.

Preparare la crema pasticcera secondo ricetta aggiungendo agli ingredienti una bustina di Pannafix, grazie a questo polverina la crema resterà più soda e non si affloscerà sotto il peso degli strati di frolla. Montare la panna e aggiungere la bustina di Pannafix. 

A questo punto non resta che riempire la sacca da pasticcere (io utilizzo le usa e getta) e ricoprire il primo biscotto di pasta frolla con tanti ciuffetti di crema, adagiare delicatamente il secondo biscotto e ripetere l’operazione.

Infine appoggiare ultimo strato di pasta frolla e ricoprire con ciuffetti di panna.

Lavare e asciugare i frutti di bosco, tagliare a meta i frutti più grandi, scartare i cioccolatini, e disporre il tutto secondo il proprio gusto sopra alla panna.

Io ho utilizzato, diversi tipi di cioccolatini, fragole, mirtilli, lamponi e i biscotti Oreo Thins.

VARIANTI:

Trovate le sagome dei numeri da 0 a 9 da stampare cliccando QUI, ricordatevi di stampare in formato A3 per avere la grandezza giusta. Se avete solo la possibilità di stampare in formato A4, dopo la stampa rivolgetevi in un negozio specializzato per ingrandirlo.

[amazon_link asins=’B072K2H76R’ template=’ProductAd’ store=’sempldeliz-21′ marketplace=’IT’ link_id=’e52da449-93d9-11e8-b59f-695c15ea5067′]

[amazon_link asins=’B074V6FNZ4′ template=’ProductAd’ store=’sempldeliz-21′ marketplace=’IT’ link_id=’16f82f5e-93d9-11e8-971f-7322ed687377′]

[amazon_link asins=’B009F95XB8′ template=’ProductAd’ store=’sempldeliz-21′ marketplace=’IT’ link_id=’b85b9a9e-93d8-11e8-a2af-098148010e0b’]

[amazon_link asins=’B071J3WYTZ’ template=’ProductAd’ store=’sempldeliz-21′ marketplace=’IT’ link_id=’c0ee4630-93d8-11e8-9b47-530d8209253f’]

Share this article

L’ultimo raggio

By Posted on 0 0 m read 1.9K views

Con oggi si congeda Agosto, il mese che più di tutti rappresenta l’estate: il caldo che fa sudare, le spiagge affollate, le bocche più sorridenti che in tutto l’anno, le cene con gli amici che sembrano non finire mai.

Arriva Settembre, che già nel nome ha qualcosa di più serio, come se ci volesse ricordare che la festa sta per finire. Un nome lungo,  dal suono diverso.

Il mese della vendemmia, dei grembiuli nuovi, della lezione da finire, del maglioncino sulle spalle per uscire la sera, delle ferie ormai concluse.

Si respira un’aria diversa: la pubblicità degli oggetti per la scuola; le prime uscite di raccolte in edicola, destinate a rimanere non concluse; le trasmissioni televisive che ricominciano tali e quali a come le avevamo lasciate, sempre con la stessa gente, stranamente ringiovanita dalla pausa estiva o dal chirurgo plastico.

È in questi momenti che mi fermo a riflettere su come la vita non sia altro che un continuo ripetersi delle medesime situazioni, che solo apparentemente ci sembrano diverse, forse perché non le osserviamo con la giusta attenzione.

Una sorta di gioco dell’oca, in cui si ripassa sempre dal via, magari con diversi compagni di viaggio e con una esperienza alle spalle accresciuta sotto molti aspetti, ma il percorso è quello. Non ci possiamo fare niente. Una sola differenza: non si rischia mai di stare “fermi un giro”.

Matteo Paolini Pucci

Share this article